Masturbazione maschile e femminile, cose da sapere

Nonostante i progressi culturali, nel 2018 si prova ancora vergogna a parlare del piacere solitario, ovvero della masturbazione maschile e femminile: cosa sapere dell’autoerotismo e perché questa pratica intima per uomini e donne è considerata un tabù sessuale.

Segreti autoerotismo uomini e donne

Praticare autoerotismo, sia per gli uomini sia per le donne, è come un peccato mortale. Il tabù deriva da anni di leggende e falsi miti sull’argomento masturbazione, tanto da spingere le persone a credere che il piacere solitario sia una pratica poco sana. Tuttavia, l’argomento provoca curiosità e molte domande per capire come raggiungere l’orgasmo da soli. Uno studio risalente al 2002 ha stabilito che circa il 44% delle donne ha ammesso di praticare la masturbazione almeno 4-5 volte ogni 30 giorni. Una ricerca della Rutgers University di Newark (USA) ha voluto capire il percorso cerebrale dell’autoerotismo, sottoponendo nove volontarie a risonanza magnetica al cranio. Si scoprì che toccandosi si attivano 30 aree del cervello, coinvolgendo il tatto, la memoria e persino il dolore. Infatti, pare che esso sia sei volte di più comparato al consueto rapporto sessuale. In più, pare che raggiungere l’orgasmo da sole sia più duraturo rispetto a quello raggiunto col partner, ovvero 20 secondi rispetto ai 12-15 secondi.

Tabù masturbazione maschile e femminile

I tabù ci sono anche nel caso della masturbazione maschile. Quando ancora la medicina non aveva fatto i progressi tecnologici che noi tutti conosciamo, la più grossa sciocchezza raccontata in campo medico è proprio la leggenda metropolitana che il masturbarsi fa diventare ciechi, scritta in un trattato medico del 1712. Inutile affermare che non sia affatto vero, sottolineando che ai tempi , quando si parlava di autoerotismo, era inteso solo quello maschile. Le donne non venivano considerate, soprattutto in fatto di sesso. La masturbazione oggi è considerata una pratica normale, addirittura necessaria allo sviluppo di ogni individuo, alla conoscenza del proprio corpo, a una corretta maturazione e realizzazione sessuale. Il pregiudizio che essa provochi cecità, mani pelose, calvizie, acne, caduta di denti e persino il cancro è falso. Magari ci possono essere problemi legati alla quantità di sperma eiaculato come scritto su http://vivodisesso.info, ma nulla di irrimediabile. Tornando alla pratica di raggiungere l’orgasmo da soli, la forte influenza religiosa condizionava anche i giudizi dei luminari delle epoche passate, visto che San Tommaso d’Aquino nel XIII secolo annoverò la masturbazione tra i peccati gravi contro natura, perché la facoltà sessuale si doveva usare esclusivamente nel matrimonio, non al di fuori.

I benefici della masturbazione

L’autoerotismo maschile e femminile offre una via di fuga dallo stress, riduce l’emicrania ed è una sana valvola di sfogo quotidiana. Per gli uomini, è anche un salutare passatempo, visto che il rischio di tumore alla prostata viene diminuito. Tuttavia, nessun essere umano deve far diventare questa pratica erotica la principale attività della giornata, ma non è pericoloso se viene praticata spesso: non influisce neanche sulla libido e non provoca disfunzioni erettili o eiaculazione precoce. Anche l’autoerotismo femminile aiuta a sedare lo stress e pare sia un sedativo naturale per i crampi mestruali. Gli esperti hanno scoperto che anche le donne primitive si dedicavano al piacere solitario, perché nella caverna di Hohle Fels in Germania è stato trovato un fallo di pietra levigata di 28mila anni fa, il primo dildo della storia. Diciamo pure che San Tommaso D’Aquino è stato smentito prima di nascere!