donna fetish

Cos’è il fetish

Riguardo al termine fetish vi è ancora molta disinformazione e diversi preconcetti. Solitamente, quando si sente questa parola, si ha la tendenza ad accostarla ad una perversione o ad una vera e propria patologia psicologica.
Vediamo quindi cos’è il fetish e attraverso quali modalità si manifesta.

Cos’è il fetish: origini, significato e forme

Tradotto, fetish significa feticismo, ed è una parola che si usa per descrivere la cosiddetta migrazione del desiderio sessuale da un soggetto ad un oggetto inanimato (o a vere e proprie regioni corporee del proprio compagno), comunemente noto come feticcio (abiti in lattice, piedi, mani, urina, ecc.)
Sulla base del feticcio vi sono, pertanto, diverse tipologie di fetish, a cui peraltro sono stati attribuiti nomi veri e propri. Tra questi:

  • l’Agalmatofilia, ovverosia l’eccitazione per le statue e i manichini;
  • l’Ematogagnia: perversione che concerne il sangue;
  • la Coprofilia, che consiste nell’eccitarsi ingerendo feci;
  • l’Acrotomofilia: attrazione sessuale nei confronti di soggetti a cui è stato amputato un arto;
  • il Footfetich, forma forse più conosciuta di feticismo e che riguarda i piedi. Accarezzarli, passarci le labbra o la lingua è in grado di portare la persona all’orgasmo in maniera assolutamente spontanea.

Tornado alle origini e al significato del termine feticismo, esso deriva dal Portogallo e letteralmente vuol dire sortilegio. È stato coniato dagli schiavisti per riferirsi ai feticci che, all’epoca, altro non erano che oggetti appartenenti ai popoli indigeni.
Risulta opportuno precisare che il feticismo è reputato una malattia quando questo è in grado di inficiare e quindi di modificare lo stile di vita del soggetto che ne soffre.
Se moderato, infatti, il fetish viene considerato parte della sessualità di una persona. In caso di coppie a distanza, ad esempio, un paio di slip potrebbero trasformarsi nell’oggetto del desiderio del partner. In simili circostanze non ricorrerebbe nulla di eccessivamente anomalo, o comunque capace di alterare la sfera sessuale.
Non vi è nulla di male nel cercare di ravvivare il rapporto facendo uso di determinati feticci, tuttavia il problema inizia a sorgere dal momento in cui questi cominciano a trasformarsi in vere e proprie ossessioni. In particolare, si inizia a parlare di patologia quando le fantasie concernono persone che non hanno prestato il proprio consenso all’atto, nonché nelle circostanze in cui il soggetto non è più in grado di provare qualunque tipo di emozione verso una persona consenziente.

Fetish: manifestazioni e modalità

Solitamente il feticista si eccita nel leccare, annusare, accarezzare e toccare il feticcio fino al raggiungimento dell’orgasmo.
I feticisti, in base a come il fetish si manifesta, possono essere:

  • Astratti: in questo caso il desiderio è scaturito da ciò che nell’altra persona è sintomo di subordinazione e di inferiorità;
  • oggettivi: il feticista è attratto da un oggetto che sta ad indicare un individuo a cui non può avere accesso;
  • somatici: in questo caso è una parte del corpo a rappresentare l’inaccessibilità di un’altra persona.

Parlando invece delle modalità con cui viene posto in essere il fetish, esso sono:

  • Modalità attiva: il feticista usa il feticcio per la propria soddisfazione;
  • passiva: il feticista verrà sottoposto, da parte del compagno, alla pratica che genera in lui godimento;
  • contemplativa: il feticista si limiterà ad osservare il feticcio.

Fetish: oggetti del desiderio

Come abbiamo più volte avuto modo di accennare, il feticista è attratto da un oggetto, da una parte del corpo o da altro (i feticci). Tra questi possiamo trovare:

  • Gambe, braccia, seni, piedi, ascelle e altre aree corporee;
  • sangue, feci, urina, sudore e fluidi corporei in generale;
  • indumenti intimi, guanti, scarpe e altri capi d’abbigliamento;
  • alberi e piante;
  • pannolini usati;
  • latte materno;
  • automobili;
  • lo sporco;
  • peli;
  • statue e manichini;
  • vomito;
  • stoffe, in particolare il lattice, il cuoio e il pizzo;
  • donne in stato di gravidanza;
  • donne e uomini appartenenti ad una particolare etnia;
  • soggetti con addosso l’uniforme.

E molto altro ancora, a seconda delle inclinazioni del soggetto e di ciò che più lo attrae e lo eccita.